Libro cucito a mano da Camilli Carlotta

Boccadasse Genova

Gira, gira, gira volta

segui il filo che ti porta

che ti porta ad ascoltare

una storia in mezzo al mare

 

Gira, gira, gira e volta

Tanto tempo fa, nelle acque più profonde davanti il porto di Genova, viveva

Acciughina Acciughella, una pesciolina di un iridescente colore azzurro con riflessi argentati, molto vivace e desiderosa di conoscere ed esplorare il mondo.

Gira, gira, gira e volta

gira gira…un’altra volta

La nostra piccola acciuga abitava all’interno di un banco di pesci molto fitto e disciplinato, composto da altre acciughe, sardine, aringhe, alose e persino giovani tonni rossi.

Di giorno il suo gruppo si manteneva in acque profonde e si spostava in superficie solo di notte.

Acciughina Acciughella, mentre nuotava nel mare insieme agli altri pesci, pensava fra sé e sé:

“Vorrei tanto uscire dal banco per esplorare l’ambiente circostante e avvicinarmi ai riflessi della luce del sole che splendono lontani sulla superficie del mare. Potrei chiedere alle mie compagne di unirsi a me in questa avventura!”. Prontamente si avvicinò alle sue amiche e gli raccontò il suo progetto ma loro, che non condividevano i suoi sogni, la presero in giro e si rifiutarono di seguirla!

La pesciolina testarda e curiosa, con enorme sforzo, decise ugualmente di uscire dal vortice del banco ed iniziare la sua esplorazione.

Rose e margherite di mare, spugne, stelle e cavallucci marini erano per la sua insaziabile curiosità una vera miniera d’oro!

Gira, gira, gira volta

i rifiuti chi li porta?

Ad un tratto, lungo il fondale marino, apparvero disseminate qua e là, piccole parti di oggetti di plastica.

Acciughina Acciughella rimase allibita da quello spettacolo.

Chi aveva danneggiato il mare in quel modo?

“Forse chi ha gettato questi rifiuti in mare non sa che i piccoli pezzi di plastica possono essere ingeriti dagli animali marini e danneggiarli a tal punto da causarne la morte, perché altrimenti non avrebbe mai fatto un gesto tanto sconsiderato!” esclamò arrabbiata la nostra piccola amica.

Mentre stava ancora osservando quell’immondizia abbandonata, si accorse che una tartaruga marina stava per rimanere imprigionata in un sacchetto di plastica e, immediatamente, le urlò: “Stai attenta, c’è un pericolo davanti a te!”. Scossa da quel richiamo, la tartaruga percepì subito la minaccia e riuscì per un soffio ad evitarla.

La tartaruga, grata dell’aiuto fornito dalla pesciolina, l’avvertì: “E’ pericoloso per te aggirati tutta sola nel mare, ci sono molti nemici in agguato”.

“Non ti preoccupare amica tartaruga, io sono una pesciolina coraggiosa, vedrai che riuscirò ad affrontarli!”

Acciughina Acciughella salutò la tartaruga tutta soddisfatta per essere riuscita ad aiutarla e proseguì il suo percorso

La nostra pesciolina temeraria, attratta dalla luce in lontananza, si avvicinò pericolosamente ai raggi del sole riflessi sul mare e, tutto ad un tratto, venne attaccata da un uccello marino che si tuffò vorticando su sé stesso e cerca di catturarla. Solo perché è ancora distante dalla superficie riuscì a salvarsi. Scampato quel pericolo Acciughina Acciughella, un poco spaventata, esclamò: “Non mi farò certo intimorire da queste prime difficoltà! Devo continuare questa esperienza”.

Non fece nemmeno in tempo a finire quel pensiero, che venne avvistata da un gruppo di delfini. Non sapeva proprio come fare per superare quella nuova emergenza. Per fortuna vicino a lei scorse un anfratto buio e stretto che le permise di sfuggire a quell’attacco.

Acciughina Acciughella, a questo punto, era molto spaventata, anche perché vide in lontananza uno squaletto che sembra alquanto affamato.

“Non potrò rimanere nascosta in questo luogo così scomodo per sempre. Come farò uscire da questa difficile situazione in cui mi sono cacciata?”

Quando lo squalo era ormai a pochi metri dal suo nascondiglio, vide apparire un grande pesce dalla forma piuttosto bizzarra che sembrava atterrire lo squaletto, ma non solo lui era spaventato, anche la nostra Acciughina aveva molta paura di quella creatura sconosciuta.

A mano a mano che quella strana forma si avvicinava al suo rifugio, Acciughina Acciughella era sempre più intimorita ma, dopo poco, si accorse che quella gigantesca creatura altri non è che il suo banco giunto per aiutarla.

Quando lo squalo era ormai a pochi metri dal suo nascondiglio, vide apparire un grande pesce dalla forma piuttosto bizzarra che sembrava atterrire lo squaletto, ma non solo lui era spaventato, anche la nostra Acciughina aveva molta paura di quella creatura sconosciuta.

A mano a mano che quella strana forma si avvicinava al suo rifugio, Acciughina Acciughella era sempre più intimorita ma, dopo poco, si accorse che quella gigantesca creatura altri non è che il suo banco giunto per aiutarla.

Acciughina Acciughella ora aveva capito: le acciughe si radunano in banchi in modo che ogni singolo pesce abbia maggiori possibilità di sfuggire ai predatori! Non si sarebbe allontanata più da quel folto gruppo di pesci, perché solo insieme erano una forza.

 

 

Contatti

Anna Maria Giovannini (autrice)
giovannini_annamaria@libero.it

Giordana Galli (illustratice)

giordanagalli29@gmail.com

@giordyg.art (Instagram)

Massimiliano Lombini (illustratore)

massimiliano.lombini@ambienteverde.it

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