Rosa Maria si sposa

Eccomi qui, vi ricordate di me? Sono il ragnetto Pietro, sono tornato nella casa di Rosa Maria, ma che silenzio, che solitudine c’è in questa casa! Non c’è lo zio Arturo che racconta le storie davanti al camino, non ci sono i suoi nipotini che giocano o litigano, non ci sono le sorelle streghette che ridono, cantano e scherzano. Povera signorina Rosa Maria, se non ci fossi  io a tenerle un po’ di compagnia sarebbe davvero tanto sola! Guardo il calendario e mi accorgo che il giorno seguente sarà il suo compleanno. Peccato non poterle organizzare una bella festa. Chissà, forse mi verrà un’idea. Nel frattempo vado a trovare le sorelle streghette, voglio proprio fare loro una sorpresa! Con le mie ragnatele voglio decorare il loro giardino, così la rugiada del mattino le farà sembrare dei magnifici pizzi! Questo sarà il mio dono per ringraziarle di avermi permesso di costruire la ragnatela sul loro camino. Anche se sono tornato da Rosa Maria, in loro compagnia sono stato molto bene. Ecco fatto, ho terminato il mio lavoro, ora mi nascondo ed aspetto che escano le streghette. Qualcuno sta aprendo la porta...

 

“Ma che meraviglia! Che spettacolo stupendo! Arturo vieni a vedere e chiama anche i nipotini”.


“Avete ragione è magnifico, chi mai avrà fatto tutto questo lavoro!”.


Esco fuori dal mio nascondiglio e grido: “Sono stato io, perché volevo ringraziarvi per avermi permesso di costruire la mia ragnatela sopra  il vostro camino”.


“Ragnetto Pietro non dovevi disturbarti, noi siamo stati felici di averti ospitato in casa nostra. Per noi potevi rimanere tutto il tempo che desideravi”.


“Lo so, ma mi mancavano la mia casa e Rosa Maria, senza di me, è davvero sola!”.


“Ragnetto Pietro vieni con noi nella casetta sull’albero, lì ci potrai raccontare come vanno le cose con Rosa Maria” dicono i nipotini.

 

“Va bene, andiamo”.

 

E così io e i nipotini ci rechiamo nella casetta sull’albero, mentre le streghette e lo zio Arturo tornano alle loro occupazioni. Sull’albero racconto il mio ritorno a casa ai nipotini e la bella accoglienza che mi ha riservato Rosa Maria.

 

“Sapete, stare con Rosa Maria nella sua casa è molto bello, però non credo che a lei possa bastare la mia compagnia! E’ così sola, non ha una bella famiglia come la vostra con la quale trascorrere il tempo! Pensate, domani sarà il suo compleanno e non ha nessuno con cui festeggiare”.

 

“Sai ragnetto Pietro, anche lo zio Arturo è molto solo. E’ vero, ha noi e ha le sorelle streghette, ma noi pensiamo che per lui ci vorrebbe una compagna!”


“Allora perché non li facciamo incontrare, forse si piaceranno!” dico molto soddisfatto della mia idea. Ci mettiamo, quindi, a discutere su come farli conoscere.


“Perché non organizziamo una caccia al tesoro?” dice Luca, il più piccolo dei nipotini che ama molto organizzare giochi a squadre.


“Ma sì, se io e Rosa Maria partiamo da casa nostra e voi dalla vostra, ci potremmo trovare nel luogo dove verrà nascosto il tesoro. Lì riusciremo a  far conoscere a Rosa Maria lo Zio Arturo. Chissà forse scoccherà la scintilla!”


“D’accordo partiremo domani mattina alle dieci e arriveremo al tesoro in quattro tappe con quattro enigmi o codici cifrati. Prendiamo tutto il necessario ed iniziamo a preparare!”


Ci mettiamo a lavorare di buona lena; il tempo passa così velocemente che subito arriva l’ora di pranzo e tutti dobbiamo tornare alle nostre case.
Ci salutiamo e ci diamo appuntamento per il giorno dopo sul luogo dove verrà nascosto il tesoro. Nel pomeriggio ognuno di noi è occupato a sistemare i biglietti lungo il percorso. I nipotini si sono impegnati anche a preparare uno spuntino da utilizzare come tesoro  e una bella torta per festeggiare il compleanno di Rosa Maria. Finalmente giunge mattina, io propongo a Rosa Maria di partecipare con me ad una  caccia al tesoro. Sul momento è un po’ perplessa, ci sono le pulizie da fare, ma alla fine accetta, le farà nel pomeriggio. Le streghette e lo zio Arturo accettano immediatamente l’invito dei nipotini  e si mettono a giocare con entusiasmo. Il primo bigliettino è aperto e…via, si parte!
Le due squadre risolvono un primo indovinello, poi un secondo, poi un terzo e…il tesoro si sta avvicinando. L’ultimo bigliettino è un codice cifrato.

 

1-10 . 14-15 . 2-10-1-18-21-18 . 4-3-18-14 .

2-21-18-4-6-21-10 . 6-15-15-6 . 4-10-8-8-13-14-6 .

7-6-21-8-6. 2-14 . 9-10-4-14 . 21-10-8-6-21-10 .

 

Oltre ad una serie di numeri c’è anche una scritta che dice:
 
“La chiave di lettura è: G = 12”
 
“Cosa mai vorrà dire?” si chiede Rosa Maria.


“Ma cos’è questo biglietto, è forse uno scherzetto?” esclamano lo zio Arturo e le streghette.


Rosa Maria tira fuori dalla sua borsa un taccuino e una matita ed incomincia a ragionare, sicuramente il suo passato nelle Giovani Marmotte la potrà aiutare!


Dopo un po’ di tempo esclama soddisfatta:
“Finalmente ci sono arrivata! Questa è la chiave di lettura del codice cifrato!
 
A=6
B=7
C=8
D=9
E=10
F=11
G=12
H=13
I =14
L=15
M=16
N=17
O=18
P=19
Q=20
R=21
S=1
T=2
U=3
V=4
Z=5


Ora mi metto a tradurlo. Ci vorrà un po’ di pazienza, ma arriverò alla soluzione! Finalmente ci sono riuscita!”.


Nel frattempo le sorelle streghette, che conoscono un po’di magia (naturalmente da usare solo a fin di bene) con un colpo di bacchetta magica fanno apparire uno strano oggetto.


“Che cos’è?” domandano i nipotini.


“E’ un DECIFRACODICI. E’ un oggetto molto antico e bisogna utilizzarlo con cautela. In un momento l’enigma sarà risolto”


Rosa Maria legge ad alta voce il codice cifrato:
 
“Se il tesoro vuoi trovare, alla vecchia barca ti devi recare”

“La vecchia barca vicina al fiume!” esclama Rosa Maria. Non ha nemmeno finito di leggere la frase, che già sta iniziando a correre curiosa di vedere qual è il tesoro. Anche le sorelle streghette e lo zio Arturo hanno risolto l’enigma e stanno correndo verso la barca. Sono tutti così impegnati a correre che non riescono a fermarsi in tempo e... boom! Rosa Maria, lo Zio Arturo e le sorelle streghette si scontrano e finiscono a terra vicino alla vecchia barca. Si guardano tutti un po’ stupiti.
Io e i nipotini ci stiamo piegando in quattro dalle risate.


Rosa Maria è la prima a rialzarsi e, con lo sguardo un po’ crucciato mi chiede:


“Ragnetto Pietro cos’è questa storia? Chi sono queste persone e come mai sono qui?”


“Rosa Maria ti presento le sorelle strghette, lo zio Arturo e i suoi nipotini. Sono stati loro ad ospitarmi, quando me ne sono andato di casa!
Mi sembravi un po’ sola, allora ho pensato di farteli conoscere!”


Rosa Maria stringe la mano ai miei amici e si mette a chiacchierare con loro. Ad un certo punto Luca dice: “Non siete curiosi di sapere qual è il tesoro?”


Tutti lo guardano stupiti, perché ormai pensavano che non ci fosse alcun tesoro. Lo zio Arturo guarda sotto alla barca ed estrae un cestino da picnic.


“Guardate qui che meraviglioso tesoro: panini, bibite e frutta. C’è tutto il necessario per fare uno spuntino!”


I nipotini stendono la tovaglia ed apparecchiano la tavola. Tutti insieme, poi, ci sediamo ed incominciamo a mangiare. Alla fine del pranzo Luca va dietro alla vecchia barca ed estrae una magnifica torta con sopra le candeline opportunamente accese.

Io e i nipotini incominciamo a cantare:


“Tanti auguri a te, tanti auguri a te, tanti auguri Rosa Maria, tanti auguri a te!”


Rosa Maria così felice è bellissima. Noto che se ne è accorto anche lo zio Arturo. Non smette più di guardarla. Dopo pranzo ritorniamo alle nostre case soddisfatti della bella mattinata trascorsa insieme. Prima di rientrare, però, Rosa Maria, le sorelle streghette, lo zio Arturo si salutano e si promettono di rivedersi presto. Mai una promessa fu più vera. Fu così vera che ora sono qui e vi racconto questa storia, mentre Rosa Maria e lo zio Arturo si stanno sposando per la gioia loro e di noi tutti.

Contatti

Anna Maria Giovannini (autrice)
giovannini_annamaria@libero.it

Giordana Galli (illustratice)

giordanagalli29@gmail.com

@giordyg.art (Instagram)

Massimiliano Lombini (illustratore)

massimiliano.lombini@ambienteverde.it

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